Approvata questa mattina al Parlamento europeo la direttiva sulla “due diligence” per integrare diritti umani e ambiente nella governance delle imprese.
Le aziende saranno tenute a prevenire, porre fine o mitigare l’impatto negativo che le loro attività hanno sui diritti umani e sull’ambiente, come il lavoro minorile, la schiavitù, l’inquinamento o la perdita di biodiversità. E non solo tra le mura aziendali: questo impegno si estende ai partner della loro catena del valore, compresi i fornitori, il trasporto, la distribuzione o la vendita. Si tratta della cosiddetta “diligenza dovuta”, o due diligence in inglese.
Le norme interesseranno le imprese UE con più di 250 dipendenti e un fatturato superiore a 40 milioni di euro e le società madri con più di 500 dipendenti e un fatturato superiore a 150 milioni di euro.
Saranno incluse anche società con sede fuori dall’UE aventi un fatturato superiore a 150 milioni di euro, se hanno generato almeno 40 milioni di euro con business all’interno dell’UE.
Le aziende che non rispettano le regole potranno incorrere in multe pari ad almeno il 5% del loro fatturato globale. Ora che il Parlamento ha votato, possono iniziare i negoziati con i Paesi UE sulla forma finale della direttiva.
“Questa nuova procedura di due diligence presenta il vantaggio di implementare un vero “piano operativo di prevenzione”, nel quale monitorare interventi e indicatori qualitativi e quantitativi. Una misura molto importante – spiega Patrizia Giangualano, Independent Director, Consigliera Direttiva e Coordinatrice dei Reflection Gourp di Nedcommunity – che vede l’azienda e i suoi partner coesi verso la protezione dagli impatti negativi per l’accrescimento non solo del valore della loro impresa ma di tutta la filiera in una nuova logica di coesione e partnership verso il raggiungimento delle migliori best practice in tema di sostenibilità, cura dell’ambiente e delle persone. Strumenti fondamentali per la buona governance di aziende che saranno i veri driver del cambiamento“.
Per approfondire le novità normative sulla #sostenibilità come la #duediligence#directive o la #csrd, consulta l’executive summary dell’approfondimento di Nedcommunity realizzato da Maria Martinelli, Livia Amidani Aliberti e Patrizia Michela Giangualano.
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